I media: Le agenzie di viaggio turkmene hanno iniziato a chiedere un deposito ai clienti a causa del rischio di multe per i non ritornanti

Foto: forum-airlines.inform.ru

In Turkmenistan, le agenzie che si occupano del rilascio dei visti hanno iniziato a richiedere ai turisti una somma a titolo di deposito per coprire eventuali multe relative ai cittadini che, partiti con un visto turistico, non sono tornati nel Paese. Lo riporta turkmen.news.

Ad esempio, per ottenere un visto turistico negli Emirati Arabi Uniti (UAE), valido 60 giorni, il deposito obbligatorio ammonta a 500 dollari.

«Le agenzie si tutelano contro le multe per i cosiddetti 'non ritornanti' — persone che partono con un visto turistico e poi rimangono all’estero per lavorare. Se una persona viene scoperta negli UAE, verranno puniti sia lui sia l’organizzazione locale che ha emesso il visto. Quest’ultima poi farà pagare la multa ai colleghi in Turkmenistan», scrive la fonte.

Gli intermediari turkmeni hanno deciso di coprire queste spese attraverso fondi di riserva formati dai depositi. Sebbene il deposito venga restituito al turista al suo ritorno, la misura aumenta notevolmente i costi del viaggio.

Un rappresentante di un’agenzia a Ashgabat ha riferito che l’ammontare totale delle multe per i clienti può raggiungere decine di migliaia di dollari. Inoltre, il costo dei visti tramite gli intermediari è molto più alto rispetto alle tariffe ufficiali. Un visto turistico di 30 giorni tramite agenzia costa in media 150 dollari, mentre quello di 60 giorni 270 dollari, mentre le tariffe ufficiali sono di 200 e 300 dirham (circa 55 e 82 dollari).

Nonostante il rialzo dei costi, i servizi degli intermediari rimangono richiesti, poiché ottenere autonomamente i documenti presso le ambasciate comporta difficoltà linguistiche, rischi di corruzione e norme non chiare. Ad esempio, per ottenere il visto turistico negli UAE ai cittadini turkmeni viene richiesto un biglietto di ritorno, ma la compagnia aerea nazionale Turkmenistan Airlines vende solo biglietti di sola andata.

La crescita della domanda di visti è più legata alla migrazione lavorativa che al turismo. Secondo le statistiche ufficiali, dal 2022 al 2024 il numero di viaggi dei turkmeni in Russia con visti turistici è aumentato di 16 volte, così come anche il numero dei casi di espulsione dalla Russia.