Talebani, limitato l’accesso a Internet in sei province dell’Afghanistan

Foto d’archivio del periodo pre-talebano dal sito wikimedia.org

I Talebani*, al potere in Afghanistan, hanno limitato l’accesso a Internet in sei province del paese, interrompendo i servizi in fibra ottica forniti dalla compagnia statale Afghan Telecom. Lo riporta Amu.tv.

Le restrizioni hanno riguardato le province di Balkh, Kandahar, Helmand, Herat, Uruzgan e Nimroz. A Herat i lavori per l’espansione della rete in fibra sono stati sospesi circa due settimane fa; al momento i servizi in fibra rimangono attivi negli uffici governativi e nelle abitazioni, ma i talebani hanno avvertito che potrebbero spegnere le connessioni nei prossimi giorni.

Le limitazioni hanno suscitato preoccupazione tra la popolazione, poiché già ora influenzano le comunicazioni, l’accesso ai servizi statali e le attività online nelle regioni interessate.

Il portavoce del governatore di Balkh ha precisato che il divieto è stato imposto su ordine del leader del movimento talebano, Hibatullah Akhundzada, «per prevenire attività immorali». Ha aggiunto che le autorità stanno considerando la creazione di una rete alternativa interna per usi ufficiali.

Mentre i talebani affermano che le restrizioni riguardano solo la rete in fibra ottica, alcuni abitanti di Mazar-i-Sharif riferiscono che tutti i servizi di Afghan Telecom e altri provider via cavo sono stati interrotti, lasciando attivo solo il servizio internet mobile. Secondo fonti di Amu.tv, ciò sta avendo un impatto negativo sui servizi online, sulle operazioni bancarie, sull’istruzione a distanza e sull’attività imprenditoriale.

L’Afghanistan è collegato via fibra ottica a cinque paesi confinanti. Il precedente governo aveva investito quasi 150 milioni di dollari nello sviluppo di questa rete.

Difensori dei diritti umani e esperti di tecnologie digitali avvertono che limitare l’accesso a Internet potrebbe aggravare l’isolamento del paese, peggiorare la situazione economica e privare la popolazione dell’accesso all’istruzione e all’informazione.

*L'organizzazione è riconosciuta come terroristica ed è vietata in diversi paesi