Uzbekistan, le autorità stanziano 140 trilioni di sum per sostenere i prestiti agli imprenditori"

Shavkat Mirziyoyev Foto dell'ufficio stampa del presidente dell'Uzbekistan

Nel 2026 il governo dell'Uzbekistan continuerà il lavoro di riduzione della povertà e di coinvolgimento della popolazione nell'imprenditoria. Si prevede di portare il volume dei prestiti per micro, piccole e medie imprese a 140 trilioni di sum (11,7 miliardi di dollari), il che consentirà di sostenere i progetti di 100 mila persone. Questo è stato riferito al presidente del paese Shavkat Mirziyoyev durante una riunione sulle misure volte a contenere l'inflazione e garantire la stabilità macroeconomica, come riporta l'ufficio stampa del capo dello stato.

In generale, come hanno precisato i funzionari, per garantire alti tassi di crescita e occupazione della popolazione nel prossimo anno, il volume dei prestiti all'economia della repubblica da parte delle banche commerciali raggiungerà i 450 trilioni di sum (37,6 miliardi di dollari).

È stato notato che dall'inizio dell'anno in corso, alle entità imprenditoriali sono stati forniti 116 trilioni di sum (9,7 miliardi di dollari) sotto forma di prestiti per lo sviluppo della propria attività. La cifra è 1,4 volte superiore al dato registrato nello stesso periodo dell'anno scorso. E l'enfasi è posta proprio sulle piccole e medie imprese.

Inoltre, nell'ambito del lavoro diretto nei mahalla (comunità), le autorità hanno sostenuto le iniziative imprenditoriali di 89 mila persone, che hanno ottenuto prestiti per 1,1 trilioni di sum (circa 92 milioni di dollari). Entro la fine dell'anno, si prevede che il numero di cittadini che hanno utilizzato i suddetti servizi bancari raggiungerà i 100 mila.

Durante la riunione è stato sottolineato che grazie al lavoro di ricerca per saturare il mercato interno e contenere i fattori inflazionistici, si garantisce una crescita economica sostenibile e si osservano risultati positivi nella riduzione dell'inflazione e nel rafforzamento della valuta nazionale.

Così, al 1° novembre, il tasso di inflazione annuale è sceso al 7,8% rispetto al 10,2% dell'anno precedente. Secondo i piani del governo, nel 2026 l'indicatore dovrebbe diminuire al 7%, nel 2027 al 5%.

Per raggiungere obiettivi così ambiziosi, verrà prestata particolare attenzione alla stimolazione dell'offerta di beni e servizi sul mercato interno. In relazione a ciò, il prossimo anno le banche aumenteranno il finanziamento di progetti nel settore agricolo, nell'industria alimentare e nel settore dei servizi. È stata anche discussa l'importanza di adottare misure per garantire la stabilità dei prezzi dei principali generi alimentari.

Riassumendo la discussione, il presidente ha sottolineato che il compito principale della politica bancaria e finanziaria è creare un ambiente finanziario stabile per la popolazione e le imprese, rafforzare la fiducia nel sistema bancario e sviluppare una sana concorrenza nel mercato finanziario.