La spinta di Tokyo

Il Giappone investirà circa 20 miliardi di dollari in progetti nei paesi dell’Asia Centrale nell’arco di cinque anni
Partecipanti al primo vertice «Asia Centrale – Giappone». Foto: japan.kantei.go.jp



Il Giappone è pronto a investire circa 3 trilioni di yen (oltre 19 miliardi di dollari) in progetti nei paesi dell’Asia Centrale. Lo ha annunciato la premier giapponese Sanae Takaichi al termine del primo vertice «Asia Centrale + Giappone», svoltosi il 20 dicembre a Tokyo.

«In considerazione delle grandi aspettative nei confronti del futuro delle nostre relazioni economiche, ci siamo prefissati l’obiettivo di realizzare progetti del settore privato [nei paesi dell’Asia Centrale] per un valore complessivo di circa tre trilioni di yen nei prossimi cinque anni», ha dichiarato Takaichi, come riporta il suo ufficio stampa citazione.

Al primo vertice «Asia Centrale – Giappone». Foto: japan.kantei.go.jp

Secondo la premier giapponese, l’Asia Centrale ha un’importanza strategica e un grande potenziale in termini di geopolitica, sicurezza economica e cooperazione imprenditoriale. Al termine del vertice sono stati firmati oltre 150 documenti tra settore pubblico e privato, è stata lanciata la «Tokyo Initiative CA+JAD» (Central Asia + Japan Advanced Dialogue) ed è stata adottata la Dichiarazione di Tokyo.

In futuro, il Giappone promuoverà progetti reciprocamente vantaggiosi in tre aree prioritarie: sostenibilità verde, connettività dei trasporti e sviluppo delle risorse umane.

«In particolare, abbiamo espresso l’intenzione di sostenere il funzionamento stabile delle catene di approvvigionamento globali, incluso il Corridoio di trasporto internazionale transcaspico, e di rafforzare la cooperazione nel campo dell’intelligenza artificiale attraverso il partenariato centroasiatico-giapponese per la collaborazione sull’IA», ha dichiarato Takaichi.

Sanae Takaichi. Foto: japan.kantei.go.jp

Sottolineando che l’Asia Centrale è ricca di risorse energetiche e minerarie, la premier ha dichiarato che il Giappone intende rafforzare la cooperazione in materia di minerali critici per diversificare le forniture globali.


Al vertice «Asia Centrale + Giappone» hanno partecipato i leader di Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan.

Kassym-Jomart Tokayev e Sanae Takaichi. Foto: japan.kantei.go.jp

Il presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev ha dichiarato che il Giappone è uno dei principali investitori nell’economia del Paese, con investimenti che superano gli 8,5 miliardi di dollari. Durante la sua visita in Giappone sono stati firmati oltre 60 accordi bilaterali per un valore complessivo superiore a 3,7 miliardi di dollari. Tokayev ha affermato che il Kazakistan è pronto a offrire condizioni favorevoli agli investitori giapponesi, indicando come settori promettenti l’energia nucleare e verde, i metalli delle terre rare, la logistica e le tecnologie digitali. Ha sostenuto l’iniziativa di Tokyo sull’intelligenza artificiale e ha proposto di creare una piattaforma regionale per l’IA presso il parco tecnologico Astana Hub e il Centro internazionale Alem.ai.

Sadyr Japarov e Sanae Takaichi. Foto: Ufficio stampa del presidente del Kirghizistan

Il presidente del Kirghizistan Sadyr Japarov ha confermato la disponibilità a sostenere le priorità proposte dal Giappone: ecologia, comunicazioni e sviluppo del capitale umano. Rilevando che il cambiamento climatico rappresenta una minaccia particolare per le regioni montuose dell’Asia Centrale, ha proposto di creare un sistema regionale di allerta precoce per le catastrofi naturali e di sviluppare programmi congiunti sulla gestione delle risorse idriche. Japarov ha inoltre evidenziato l’importanza strategica della centrale idroelettrica di Kambarata–1 e ha espresso interesse per le tecnologie giapponesi nel campo delle energie rinnovabili. Ha anche sottolineato il potenziale del Kirghizistan come hub logistico eurasiatico e annunciato lo sviluppo di progetti digitali basati sul Parco delle alte tecnologie.

Emomali Rahmon e Sanae Takaichi. Foto: japan.kantei.go.jp

Il presidente del Tagikistan Emomali Rahmon ha espresso gratitudine al governo giapponese per l’assistenza pluriennale fornita nella realizzazione di progetti nei settori economico, energetico, agricolo, infrastrutturale e sanitario. Ha confermato la disponibilità del Paese a cooperare nei campi dell’economia verde e dell’idroenergia, definendoli prioritari. Rahmon ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze del cambiamento climatico e ha sottolineato il ruolo guida del Tagikistan nella promozione della diplomazia dell’acqua. Ha invitato tutti i Paesi interessati a partecipare alla Conferenza internazionale di alto livello nell’ambito del «Processo sull’acqua di Dushanbe», prevista per maggio 2026. Ha inoltre ricordato l’iniziativa del Tagikistan di elaborare una risoluzione ONU «Sul ruolo dell’intelligenza artificiale nello sviluppo sostenibile dell’Asia Centrale», sostenuta dal Giappone.

Serdar Berdymukhamedov e Sanae Takaichi. Foto: japan.kantei.go.jp

Il presidente del Turkmenistan Serdar Berdymukhamedov ha sottolineato che il vertice di Tokyo è diventato un momento di svolta per l’intera architettura delle relazioni tra l’Asia Centrale e il Giappone. Ha espresso la sua disponibilità a rendere i vertici regolari e ha ribadito l’importanza della cooperazione economica, in particolare nei settori dell’energia, dei trasporti e della gestione delle risorse idriche. Ha ricordato che il Turkmenistan collabora attivamente con aziende come Itochu, Mitsubishi, Kawasaki, Sumitomo, Toyo, Sojitz, Komatsu e Toyota nella realizzazione di grandi progetti industriali ed energetici. Tra le priorità, Berdymukhamedov ha citato la «trasformazione verde» dell’economia, la riduzione delle emissioni di metano, lo sviluppo dell’idrogeno e la creazione nella regione di un centro per le tecnologie climatiche. Riguardo alla connettività transfrontaliera, ha evidenziato l’importanza del porto marittimo internazionale di Turkmenbashi, dei nuovi aeroporti, ferrovie e autostrade che collegano il Paese ai vicini. Ha inoltre proposto di istituire un forum giovanile «Asia Centrale – Giappone» e una piattaforma «Dialogo delle donne dell’Asia Centrale e del Giappone», oltre a proclamare il 2028 come Anno del diritto internazionale sotto l’egida dell’ONU.

Shavkat Mirziyoyev e Sanae Takaichi. Foto: japan.kantei.go.jp

Il presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev ha ricordato che fu proprio il Giappone, più di vent’anni fa, a promuovere il dialogo «Asia Centrale più». Ha proposto di organizzare incontri tra i leader in questo formato ogni due anni, anche a Tashkent. Mirziyoyev ha invitato a portare la cooperazione a un nuovo livello strategico, combinando le risorse naturali e il capitale umano della regione con la tecnologia giapponese per uno sviluppo sostenibile.

Il leader uzbeko ha suggerito di elaborare e creare:
▪️ una «Strategia di cooperazione Asia Centrale – Giappone 2040»;
▪️ un forum di esperti delle principali strutture analitiche;
▪️ un fondo di investimento per lo sviluppo delle infrastrutture e dell’industria della regione;
▪️ una rete di parchi tecnologici giapponesi in Asia Centrale;
▪️ un hub digitale «Asia Centrale – Giappone» per progetti congiunti nei campi dell’intelligenza artificiale, Internet delle cose, cybersicurezza e digitalizzazione dei trasporti.

Al forum economico nell’ambito del primo vertice «Asia Centrale + Giappone». Foto: japan.kantei.go.jp

Tra le altre proposte di Mirziyoyev figurano l’apertura a Tashkent di un Centro regionale di formazione per specialisti in energie rinnovabili, l’attuazione di un programma per migliorare la qualità dell’aria e un piano d’azione contro i cambiamenti climatici. Il presidente dell’Uzbekistan ha espresso interesse ad attrarre nella regione investimenti, tecnologie e competenze giapponesi per progetti riguardanti ferrovie e autostrade ad alta velocità, digitalizzazione dei corridoi di trasporto, costruzione di aeroporti e centri logistici.

Il prossimo vertice «Asia Centrale + Giappone» si terrà in Kazakistan.